Oggi doveva essere la giornata per decidere del futuro della Serie B. Il format inedito a 19 o quello a 22 con tre squadre da ripescare su 6 facenti richiesta Catania, Entella, Novara, Pro Vercelli, Ternana e Siena.

Invece, secondo quanto appreso dalla redazione di TMW, le sentenze tanto attese del Collegio di Garanzia del Coni sarebbero state nuovamente rimandate, rinviate alla giornata di martedì. Una situazione al limite del paradossale, anche perché domani era previsto il sorteggio per i campionati di C, che di conseguenza stando alle ultime novità verranno rinviati.

Riducendo all’osso i motivi della vicenda, la questione riguarda la decisione del presidente della Lega di B, Balata, di ridurre il format a 19 per andare incontro ai voleri dei 19 club di cadetteria rimasti dopo la mancata iscrizione di Avellino, Bari e Cesena. Decisione che aveva ottenuto l’avallo del Commissario straordinario della Lega calcio Fabbricini che modificando gli articoli 49 e 50 della Figc ha permesso lo scorso agosto un format della B a 19 squadre.

La sentenza di oggi avrebbe potuto risolvere questa situazione alquanto spinosa dal punto di vista della giustizia sportiva che avrebbe finalmente fatto chiarezza e motivato sull’ennesimo polverone dell’estate italiana nel mondo del calcio. Giustizia sportiva, che ha come termine ultimo il Coni, mentre per le squadre che rimarranno deluse dalla sentenza, il che è abbastanza preventivabile essendoci 3 posti per 6 club nell’eventuale B a 22, ci sarà comunque modo di ottenere un risarcimento pecuniario con la sentenza del Tar del Lazio.

Inoltre, per le squadre ripescate in B ci dovrebbe essere una proroga al calciomercato di una settimana o al massimo dieci giorni per allestire una squadra all’altezza e in base alle norme di composizione delle rose della seconda divisione italiana. Stesso discorso anche per le squadre della D che verrebbero ripescate in C per colmare gli eventuali 3 posti lasciati vacanti.

Insomma, Il Coni non può rimandare ulteriormente questa decisione. Speriamo che martedì sia davvero la giornata giusta per mettere la parola fine, almeno dal punto di vista della giustizia sportiva, a questa triste storia del calcio all’italiana. . .