Tra le squadre rivelazione in questo avvio di stagione figura sicuramente il Watford di Javi Gracia, a punteggio pieno dopo le prime 4 giornate di Premier League. Il risultato di solito viene sintetizzato semplicemente con l’espressione “avevate un calendario agevole”. Il mio obiettivo è mostrarvi quanto c’è del tecnico spagnolo a partire proprio dalla vittoria contro una big come il Tottenham, maturata nel weekend appena concluso.
Nell’intervista rilasciata per Sky Sport England il tecnico spagnolo, premiato come miglior tecnico del mese in Premier League, ha sottolineato come la sua filosofia di gioco sia quella di adattarsi agli avversari, dar vita ad una squadra camaleontica a seconda degli avversari che si pareranno innanzi agli Hornets. Adattarsi agli avversari non significa semplicemente cambiare approccio all’incontro, ma anche sistema di gioco e variare più moduli nel corso dei novanta minuti.
Javi Gracia ha risollevato le sorti del club della famiglia Pozzo da quando 9 mesi fa rilevò il predecessore Marco Silva e iniziò ad inculcare ai suoi ragazzi l’arte del pragmatismo. Un principio di gioco, ancorché una filosofia di vita, che è stata affinata anche grazie alla conoscenza sempre più dettagliata della rosa a disposizione e soprattutto dalla possibilità di svolgere la preparazione atletica di inizio stagione rispetto alla precedente annata in cui era subentrato in corsa.
Il calciomercato non ha portato tanti volti nuovi da essere gettati subito nella mischia. L’unica eccezione è Foster, che ha preso il posto tra i pali di Gomes. Mentre una partenza che avrebbe potuto essere molto pesante è quella del giovane e talentuoso Richarlison. Invece, il collettivo, l’importanza di giocare di squadra finora ha consentito di sopperire all’assenza del brasiliano. Un’atmosfera decisamente serena che consente di lavorare al meglio in virtù della stima reciproca dei calciatori e soprattutto per via del rispetto che nutrono nei confronti del manager spagnolo.
Il tecnico ha schierato la sua squadra con un 4-4-2, il sistema di gioco più adoperato nei vari trascorsi greci, russi e spagnoli. Un sistema di gioco che fornisce equilibrio in virtù delle garanzie tecniche date da alcuni interpreti. Per esempio gli esterni Janmat ed Holebas garantiscono una spinta costante sugli esterni consentendo a Pereyra e Hughes di accentrarsi per creare superiorità in mezzo al campo e al tempo stesso dando spazio ai due terzini che si alzano per ricevere e crossare. In mediana la fisicità di Capoue è un elemento fondamentale per recuperare le seconde palle spazzate dalle difese avversarie al limite dell’area di rigore.
In generale l’ingranaggio tattico segue questo schema. Se sale spinge il terzino di destra, nella possibile zona della seconda palla al limite dell’area si posizionerà il centrocampista centrale di sinistra, mentre l’esterno di sinistra di centrocampo è pronto a ricevere il pallone nel caso in cui arrivi sul secondo palo.
Fondamentali per creare alternative allo sviluppo degli Hornets sono le sponde di Deeney e le accelerazioni di André Gray in grado creare superiorità numerica. I due possono anche alternarsi di posizione per mettere ulteriormente in difficoltà le difese avversarie. Uno sviluppo alternativo rispetto a quello palla a terra per le corsie laterali prevede la sponda di Deeney e l’inserimento di Pereyra o Hughes, cioè esterno offensivo di sinistra e centrocampista centrale di sinistra.
In fase di non possesso c’è un pressing che l’allenatore definisce accennato, non stringente sui portatori di palla della difesa perché la volontà primaria della squadra è quella di costringere gli avversari a cercare il lancio lungo per le torri in avanti piuttosto che passare per la mediazione dei centrocampisti che sovente vengono pressati quasi ad uomo. Quindi una marcatura quasi ad uomo per i calciatori che si trovano nei pressi del portatore di palla.
In alcuni casi, invece, viene adottato un pressing molto alto sui difensori centrali del club rivale per costringerli, anche in tal modo, ad affrettare la giocata sulle torri offensive o attaccanti. Nel caso in cui non funzioni la tattica del pressing diventa fondamentale abbassare temporaneamente il baricentro formando due linee compatte tra difesa e centrocampo in modo tale da lasciare solo le due punte alte sui difensori centrali avversari per dare il là alle ripartenze.
In entrambe le fasi, oltre ai centrocampisti, svolge un ruolo imprescindibile il capitano Troy Deeney, abile nelle due fasi di gioco in virtù della sua struttura fisica e delle sue caratteristiche tecniche.
Oltre che con gli Spurs le altre vittorie sono arrivate contro Brighton, Burnley, Crystal Palace. Per salutarci vi lascio con un periodo utilizzato dal manager spagnolo in un’intervista che ritengo sintetizzi appieno le speranze e le energie di questo nuovo corso a Vicarage Road (stadio del Watford): “È come ho detto ai giocatori fin dall’inizio: non c’è un obiettivo più ambizioso che cercare di vincere ogni partita: se dai il massimo e raggiungi l’obiettivo fondamentale – che è quello di rimanere in Premier League e stabilizzare la squadra – perché no essere più ambizioso? Perché non provare a migliorare la tua posizione e vedere quanto in alto puoi andare? ”
Appuntamento oggi alle 18:30 per la squadra della famiglia Pozzo contro il Manchester United di José Mourinho. Anni dopo la favola Leicester, ci sarà una nuova impresa nella storia della Premier League?