Il dopo Jardim in casa Monaco parla francese. Thierry Henry prende il posto del tecnico portoghese il cui ascendente negli ultimi mesi era in picchiata, come la compagine monegasca che ha raccolto appena 6 punti in campionato ed è in piena zona retrocessione, al terz’ultimo posto.
Per Henry si tratta della prima esperienza su una panchina in qualità di primo allenatore. Infatti, per due anni ha fatto da vice a Roberto Martinez, ct del Belgio. Ha avuto modo di seguire da vicino con grande umiltà e dedizione la crescita della selezione dei Diavoli Rossi nell’ultima Coppa del Mondo terminata al terzo posto. Proprio un post dello stesso Thierry su Instagram ha sciolto qualsiasi riserva sul suo futuro e sull’addio alla selezione di Hazard & co.
Ora per l’ex centravanti di Arsenal e Barcellona in primis, c’è una grande opportunità su una panchina di un top club europeo che deve ritornare a fare bene in campionato e in Europa. Per Henry un contratto triennale fino al 2021.
Nella sua carriera da calciatore l’asso francese del 1977 ha disputato 813 partite condite da ben 366 gol, proprio quelli che servirebbero per destare questo Monaco ricco di talento e gioventù, ma senza una guida. Per l’ex attaccante della Francia si tratta di un ritorno a casa, dove mosse i primi passi di una brillante carriera da calciatore.
Per quanto riguarda il sistema di gioco che possiamo solo ipotizzare, dovrebbe esserci un’influenza del calcio di Roberto Martinez. Quindi un 3-4-2-1 con Subasic tra i pali, Raggi, Glik e Jemerson a comporre il terzetto difensivo. Tornanti di centrocampo Sidibe, campione del mondo con la Francia, da una parte e uno tra Barreca ed Henrichs dall’altra. Cerniera di centrocampo con Tielemans e Aholou. Esterni offensivi Chadli e Rony Lopes in attesa del recupero al 100% di Jovetic. In avanti titolare nel ruolo di prima punta Radamel Falcao, con un nugolo di giovani come l’italiano Pellegri pronto a studiarne le giocate e a farlo rifiatare.