Tra le squadre in crisi nella nostra Serie A c’è sicuramente l’Udinese dello spagnolo Velazquez. Il tecnico arrivato dalla serie cadetta spagnola fin dalle prime conferenze stampa ha dichiarato di ispirarsi a Sacchi e di apprezzare molto il palleggio da parte delle sue squadre.

I dati delle ultime partite e la realtà che il tecnico friulano ora si trova dinanzi è ben lontana dalle rosee aspettative e conferenze stampa dei primi mesi. Analizzando alcune statistiche delle ultime sei partite (Milan, Genoa, Napoli, Juventus, Bologna e Lazio) emerge come il possesso palla sia stato distante da quanto auspicato nelle prime avvisaglie stagionali, con una percentuale media del 48,8% nelle ultime sei giornate in cui i bianconeri di Udinese hanno raccolto appena un punto nella trasferta di Genoa.

Anche in quanto ad occasione create con tiri nello specchio (23 su 71 con appena 4 gol realizzati) e a precisione nei passaggi (intorno all’82%) appare evidente quanto l’Udinese non riesca ancora ad immedesimarsi per tutto l’arco della gara nella filosofia di gioco dell’ex Alcorcon.

I moduli fluidi proposti dal tecnico probabilmente rappresentano uno dei punti forti della sua competenza da allenatore. Velazquez dà alle sue squadre l’imprinting giusto nell’approccio alle partite. Emblema di questa smania tattica che dà i suoi frutti almeno nel primo tempo, dove l’Udinese avrebbe raccolto due punti in più, sono Ignacio Pussetto e Rodrigo De Paul.

Il primo prelevato dall’Huracan finora ha giocato in ben tre posizione diverse. Tornante a tutta fascia contro il Bologna, dove ha realizzato il suo primo gol in A, mezzapunta/trequartista alle spalle di Lasagna, esterno offensivo e seconda punta affianco allo stesso Lasagna come avvenuto nella partita contro il Milan in cui nella prima frazione è apparso un rebus difficilmente risolvibile dalla retroguardia del Diavolo rossonero.

Il secondo, invece, è al terzo anno in Friuli, ma solo quest’anno si sta trasformando in uomo squadra grazie all’abilità di Velazquez di incardinare l’ex Racing Avellaneda all’interno dello scacchiere tattico bianconero senza inibire le sue qualità e il suo estro. Mezzala, trequartista, esterno offensivo i ruoli ricoperti finora dal classe 94.

Con appena un punto nelle ultime sei gare di campionato, lo spagnolo si gioca la panchina nella trasferta contro l’Empoli, che ha appena cambiato la guida tecnica, passando da Andreazzoli a Iachini, per invertire il trend negativo.